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Salernitana-Sampdoria, le pagelle dei granata: la decide Braaf. Crescono Tongya e Amatucci

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Salernitana e Sampdoria di fronte in questo primo turno infrasettimanale della stagione per la terza giornata di campionato. Ecco com’è andato il big-match dell’Arechi per i granata con sintesi e pagelle.

Salernitana-Sampdoria: la decide la zampata di Braaf

Martusciello è già chiamato ad inventarsi alternative, viste le continue defezioni, mentre Pirlo si affida all’artiglieria pesante per rimediare al passo falso con la Reggiana.

Il tecnico ischitano è costretto a rinunciare a Soriano dopo il riscaldamento e, ancora una volta, Valencia diventa l’alternativa. Per il resto, confermati in parte gli stessi 11 di Bolzano, eccezion fatta per Kallon e Njoh, sostituiti da Verde e Bradaric. Dall’altra parte, i blucerchiati hanno rivoluzionato lo schieramento iniziale: fuori Ghidotti (infortunato), Vulikic, Yepes, Giordano, Ankinsanmiro e Venuti, dentro Vismara, Veroli, Ioannou, Benedetti, Meulensteen e Depaoli.

La partenza è a razzo: dopo 15”, Vismara cincischia con il pallone tra i piedi e Simy ne approfitta per fare 1-0 con il rimpallo vincente. La Sampdoria tenta la pronta reazione con il diagonale di Ioannou ben imbeccato da Coda, ma il diagonale del cipriota è rivedibile. I granata cercano di raddrizzare la rotta ma, dopo che Vismara riesce a disinnescare il diagonale di Tongya, subiscono il gol del pari al 4′ con Tutino, ben imbeccato da Coda. La Salernitana cerca la reazione per ritrovare il vantaggio, ma Daniliuc spreca una buona occasione in area su azione dal calcio d’angolo. La partita è un susseguirsi di emozioni e la Samp riesce a trovare il vantaggio con Coda al 22′, bravo ad approfittare del buco di Daniliuc sul cross dalla destra di Tutino per freddare Sepe con un diagonale preciso al volo.

Il doppio colpo dell’ex ha un po’ spento l foga della Salernitana, tant’è vero che la Samp ha controllato senza troppi patemi ritmi e risultato per gran parte del primo tempo. Il primo squillo granata arriva al 45+2′ con Amatucci, che per poco non beffava Vismara con un tiro dal limite deviato in angolo da Meulensteen.

Andati all’intervallo sul punteggio di 1-2, le squadre rientrano con gli stessi undici del primo tempo. La Salernitana inizia bene e, al 47′, Tello spaventa Vismara deviando il tentativo di Daniliuc, ma il portiere questa volta ha un buon riflesso. La Sampdoria non resta a guardare e la replica arriva al 52′, con la conclusione a giro di Tutino dal limite a sfiorare il palo alla sinistra di Sepe. Brivido al 56′ quando Feliciani fischia rigore per la Samp per un presunto fallo in area di Bronn su Veroli, ma il VAR salva il fischietto abruzzese da una topica clamorosa.

Al 60′ arriva la giocata risolutiva dal protagonista più inaspettato: Verde pennella un magnifico cross dalla destra e Valencia schiaccia di testa all’angolino per il 2-2. Primo gol in maglia granata in tre stagioni per l’attaccante cileno. La Sampdoria non ci sta e al 65′ ci pensa Depaoli a spaventare Sepe con un colpo di testa smorzato provvidenzialmente da Velthuis. I granata sono tornati in partita e, al 66′, Bronn e Amatucci spaventano per due volte Vismara con due conclusioni dal limite molto insidiose. La Salernitana continua ad attaccare e, al 69′, è Tongya a sfiorare la traversa con una conclusione a giro dal limite dell’area.

A questo punto le due squadre cambiano: al 70′, Martusciello inserisce Braaf e Njoh per Valencia e Bradaric, mentre Pirlo risponde con Akinsanmiro e Sekulov al posto di Benedetti e Tutino. Al 75′, Coda ha la palla buona per il 2-3 su un flipper in area di rigore da calcio d’angolo, ma Njoh salva la conclusione a botta sicura dell’attaccante doriano. Pirlo ci crede e, al 79′, pesca altre forze fresche dalla panchina: fuori Depaoli, dentro Venuti. A trovare il vantaggio, però, sarà la Salernitana: all’85’, Braaf pesca l’angolino della porta con una conclusione a giro dal limite dell’area deviata a sorprendere Vismara. 3-2 Salernitana e contro-rimonta concretizzata. A vantaggio acquisito, Martusciello alza le barricate all’89’ inserendo Gentile al posto di uno stremato Verde. Pirlo risponde al 90′ con la mossa della disperazione inserendo La Gumina e Kasami al posto di Bellemo e Meulensteen. Al 94′, Romagnoli, con una grande giocata in area granata, tenta la zampata del pari, ma Njoh salva con un grande intervento in ripiego. Salernitana che chiude in 10 per la follia di Kallon, espulso al 95′ per proteste in seguito ad una simulazione in area doriana.

Dopo 6′ di recupero, la Salernitana festeggia la seconda vittoria in questo campionato, ancora una volta in rimonta e ancora una volta per 3-2.

Le pagelle dei granata: Braaf spacca la partita. Tongya in crescita

Sepe – Gara da ordinaria amministrazione, visto che non ha dovuto compiere parate impossibili e sui due gol subiti poteva ben poco. Ha fatto buona guardia senza strafare e senza sbavature. 6.

Daniliuc – Sfiora il vantaggio con un tiro al volo su azione da corner, ma l’errore di posizionamento sul gol di Coda non è assolutamente da lui. Nella ripresa cresce e chiude ogni spiffero che si presenta dalle parti di Sepe. 6.

Bronn – Per vie centrali la Sampdoria penetra come il coltello nel burro nel primo tempo e lui non riesce mai a trovare le contromisure sui filtranti avversari. Nella ripresa, però, migliora di molto la sua prestazione e diventa il migliore per distacco del quartetto difensivo. 6,5.

Velthuis – Stessa cosa di Bronn nel primo tempo: Coda e Tutino per vie centrali fanno quello che vogliono e sui palloni in profondità soffre in maniera disumana. Nella ripresa migliora e sforna la migliore prestazione da quando è arrivato a Salerno, anche se è comunque da rivedere in certe situazione col pallone tra i piedi. Sufficienza di incoraggiamento. 6.

Bradaric – Svogliato e pigro. La libertà che ha concesso a Tutino per il cross trasformato in rete da Coda è emblematica nel fotografare la prestazione del croato. Nella ripresa spinge un po’ di più, ma siamo comunque lontani dalla sufficienza. 5,5. Dal 70′ Njoh – Entra e salva due gol praticamente fatti su Coda e Romagnoli. Ingresso decisivo quello del francese. 6,5.

Tello – Non è in condizioni ottimali e si vede: gambe che cedono e vista annebbiata sono sintomo di scarsa lucidità nelle giocate. Nella ripresa sfiora il pari con un colpo da opportunista, ma Vismara è bravo a dirgli di no. 5,5. Dal 62′ Kallon – Entra per spaccare la partita e in parte ci riesce. La follia che porta al rosso nel finale di partita è totalmente gratuita e poteva creare problemi ai compagni nella difesa del vantaggio. 5.

Amatucci – Se l’asse centrale difensivo soffre più del dovuto nel primo tempo è anche perché manca il filtro del proprio frangiflutti. Nella ripresa aumenta ritmi e intensità e riesce a mettere ordine a centrocampo. Prova, tutto sommato, di personalità. 6,5.

Tongya – Ha l’occasione del raddoppio e la spreca tirando addosso a Vismara. Nel primo tempo, troppo compassato e pasticcione col pallone tra i piedi. Nella ripresa, invece, alza i giri del motore e guida il centrocampo verso il ribaltone. 6,5.

Verde – La condizione fisica non è quella dei giorni migliori e infatti fa un’enorme fatica a rendersi pericoloso. Nella ripresa, però, confeziona per Valencia un cioccolatino che il cileno scarta con tanto gusto quanta classe. 6,5. Dall’89’ Gentile –  Pochi minuti per difendere il prezioso vantaggio. s.v.

Valencia – Primo tempo che era in perfetta continuità con l’evanescenza mostrata nelle due uscite precedenti. Nella ripresa, invece, trova il guizzo del 2-2 con uno stacco perentorio. 6,5. Dal 70′ Braaf – Entra e spacca la partita con i suoi strappi e con il gol che consegna i tre punti ai granata. In più, mette più volte il pallone in cassaforte per far respirare i compagni e difendere il prezioso vantaggio. Giocatore che a gara in corso è semplicemente devastante. 7.

Simy – Gol di rapina il suo per sbloccare la partita in proprio favore, poi non riesce più ad incidere in zona gol, chiuso nella morsa dei tre centrali doriani. In qualche modo, però, il suo riesce a farlo con diverse sponde preziose per i compagni. 6,5.

Martusciello – La mossa Valencia, questa volta, lo ha premiato dopo l’ennesimo forfait nel riscaldamento (questa volta di Soriano). La difesa va assolutamente registrata, ma gli ingressi di Kallon e Braaf hanno svoltato una partita che si era messa molto male. 6,5.

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