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Roberto Soriano: “Palermo? Una liberazione, ma voglio molto di più”

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Un altro giro, un’altra intervista concessa ai media dall’ufficio stampa della Salernitana, e questa volta è l’ex Bologna Roberto Soriano. Il centrocampista il 20 agosto accettò le lusinghe di Petrachi. La sua intervista a La Città.

Soriano e la Salernitana

Dalle colonne de La Città arrivano le considerazioni di Soriano dopo questo primo ‘assaggio’ di salernitanità. In estate era stranamente svincolato nonostante la carta d’identità non lo dia esattamente come un attempato del calcio, maturo sì. Dopo un ultimo anno da capitano del Bologna, resta senza squadra al termine del 2023 anche in virtù di un serio infortunio al ginocchio dal quale recuperare.


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Un anno a guardare gli altri giocare, e a lavorare, soprattutto a lavorare per farsi trovare pronto. Giocare con gli altri certo è un’altra cosa, e, soprattutto, a 33 anni non puoi permetterti di dire basta se hai ancora qualcosa da dire. È qui che un vecchio amico, Gianluca Petrachi, si ricorda di lui. Primi giorni di prova per convincere Martusciello che, a dire la verità non ci mette poi molto a decidersi. Ma per entrare in rodaggio con gli altri ci vuole un po’ di più. A Palermo è stato tra i migliori in campo fin quando ne aveva per bruciare l’erba con Tello e Verde, altri arrivati con tanta voglia di fare, e allo stesso tempo, tanto da recuperare.

“Voglio di più”, un racconto che parte…

Io voglio molto di più”, a leggerla ci si potrebbe perdere in una vecchia canzone di Pino Daniele. La storia di Soriano è passata anche per la Nazionale Azzurra: «Fui presenza fissa nelle qualificazioni, poi arrivò l’esclusione. La vittoria a Palermo è stata una liberazione. Meritavamo tutti la vittoria per quello che abbiamo dato in allenamento anche quando i risultati non ci hanno sorriso».

«Non ancora al top. L’infortunio di Bolzano non ci voleva. Quanto ho rosicato per quel colpo alla tibia, mamma mia! Ritornavo a giocare dopo oltre due anni e avevo sensazioni positive. Arriva il debutto e ti infortuni restando fermo due settimane. Ero arrabbiato ma poi ripensando a quanto ho sofferto negli ultimi anni ho voltato subito pagina».

«Questo ancora non lo so, è ancora presto. Però abbiamo fiducia e attendiamo con grande carica la sfida con lo Spezia, squadra che non ha mai perso in stagione. Magari gli facciamo uno scherzetto, come in Coppa Italia».

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