Non è riuscita ad andare oltre il pareggio la Salernitana contro lo Spezia nel posticipo del monday night di campionato. L’editoriale di SalernoSport24.
Salernitana-Spezia: un super Verdi non basta
Granata due volte avanti nel primo tempo grazie a due magie su calcio piazzato di Verdi, pareggiate da altrettanti penalty concessi da un insufficiente arbitro Valeri, richiamato sempre dal VAR. Urlo strozzato in gola per gli undicimila spettatori accorsi allo stadio Arechi per sostenere la Bersagliera.
Primo tempo abulico, ripresa senza guizzo
Tutto accade nel primo tempo, frazione nella quale la Salernitana si mostra troppo contratta. Tralasciando i due regali concessi ai bianconeri, certificati dal VAR, la compagine granata è troppo passiva per poter impensierire lo Spezia. Colantuono, con l’alibi di testare i neo acquisti, manda in campo una formazione rivoluzionata ma anche poco incisiva in attacco.
Mousset non dimostra di essere a suo agio nel ruolo di punta boa a fare a sportellate sui rinvii lunghi provenienti dalle retrovie. Mancano dosi di coraggio, senza rischi difficile risalire la china e recuperare il terreno perduto precedentemente per le note vicende societarie e tecniche.
Lecito aspettarsi decisamente di più da Ribéry, e tenere Bonazzoli in tribuna è tecnicamente inspiegabile, almeno a leggere alcuni nomi dei presenti in panchina.
Nel secondo tempo la giostra funziona meglio grazie all’ingresso di Djuric, l’usato sicuro. Lassana prende in mano le redini del centrocampo e Mazzocchi accende il motore sulla corsia destra. Ma i granata non sfondano e non trovano il guizzo giusto. Kastanos e l’ariete bosniaco hanno sul piede sbagliato la palla del nuovo vantaggio ma mancano l’appuntamento con il gol.
VAR meno attento nel finale per un presunto fallo di mani in area ligure, il discusso Valeri lascia correre. Il risultato resta inchiodato sul pari: pari tra calci di punizione e rigori, si osserva.
Pregi e difetti alla prima uscita interna targata Iervolino
Della nuova Salernitana alla prima uscita, in fin dei conti, sono da promuovere il cecchino Verdi, il pendolino Mazzocchi, roccia Dragusin e Perotti. Fazio ha responsabilità sul primo rigore e deve ritrovare lo smalto, ma il giocatore non si discute. Da rivedere gli altri, specialmente le due punte appena arrivate a Salerno, non bisogna dare giudizi affrettati in questa fase delicata.
Colantuono dovrà fare delle scelte tecniche più delineate, inculcare un credo di gioco più deciso e affidarsi meno al solo estro dei singoli. Sarà necessario individuare degli elementi pronti a dare il supporto decisivo a gara in corso per ‘spaccare la partita’, un po’ come avveniva spesso lo scorso anno con Cicerelli. In tal senso forse Ribéry potrebbe essere più utile alla causa, facendo leva su una maggiore lucidità atletica.
Conclusioni e prospettive
Il pareggio contro questo Spezia, capace di vincere in trasferta contro Napoli, Genoa e Milan, non è in senso assoluto un risultato da buttare. La compagine ligure, ben collaudata nei meccanismi di gioco e dotata di buona ed efficace corsa, è cliente sicuramente scomodo per tutti. Lo è a maggior ragione per una squadra rivoluzionata e che ha lavorato assieme solo per pochi giorni. Tanti calciatori granata pagano dazio per una condizione ancora non ottimale ma i tempi della realtà del campionato non concedono spazio a esperimenti. Colantuono può rivendicare tutti questi alibi ma alcune scelte sono certamente discutibili, specialmente nel reparto offensivo.
Bonazzoli in tribuna
Mousset schierato fuori ruolo e Bonazzoli in tribuna appaiono scelte incomprensibili allo stato attuale. A Genova la Salernitana si giocherà una grossa fetta di futuro in serie A, la tifoseria è delusa nel vedere allungarsi il distacco dalla zona salvezza ma ancora crede nel “miracolo” della permanenza in massima serie. Il sold out del settore ospiti al “Ferraris” ne è la dimostrazione. Sarà sufficiente l’iniezione di fiducia di Sabatini? Ai posteri l’ardua sentenza.