Il tema stadio è ormai centrale per molte società italiane di massima serie (Salernitana compresa). Negli ultimi giorni si è fatta largo un’ipotesi controversa: quella del commissariamento.
Discorso stadio: Salernitana alla finestra
Ormai da tempo, la dirigenza della Salernitana ha riportato alla luce il problema relativo alla ristrutturazione dello stadio “Arechi”. Dall’estate, continuano le diatribe e le trattative tra società, Comune e Regione, ma di concreto non si è visto granché. Tuttavia, qualcosa si starebbe muovendo a livello nazionale. Nel corso della scorsa settimana, il ministro dello sport Abodi ha spiegato come la nomina di un commissario straordinario per gli stadi potrebbe giovare a tutto il movimento. Si tratta di una proposta che ha trovato subito importanti sostenitori, come Aurelio De Laurentiis, ma ha anche sollevato più di qualche obiezione.
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Paolo Scaroni: “Non sono sicuro che risolva tutti i problemi”
Il presidente del Milan, Scaroni, è intervenuto oggi alla trasmissione “La politica nel pallone”, esternando tutte le proprie perplessità sull’argomento.
«Un commissario per gli stadi? Dico sì, ma non sono sicuro che risolva tutti i problemi. Dev’essere sostenuto da una serie di leggi che gli consenta di superare tutti gli ostacoli, altrimenti faremmo un`enorme fatica a raggiungere un punto. L’Italia ha bisogno di stadi nuovi, non basta più ristrutturare gli stadi esistenti come per Italia ’90. […] Si deve solo fare quello che all’estero è stato fatto 20 anni fa; non c`è nulla da inventare, ma da fare se vogliamo che il nostro calcio resti al vertice nel mondo».
Scaroni non ha tutti i torti: costruire nuovi stadi di proprietà potrebbe essere anche un modo per aumentare le entrate delle nostre squadre.
La realtà del commissariamento
La domanda che ci si pone, ora, è la seguente: “Tutti beneficerebbero del commissariamento?”. Sembra scontato rispondere in maniera affermativa, ma, in realtà, la situazione è molto più complessa di quanto sembri. L’iniziativa avrebbe come scopo quello di guidare i lavori di ristrutturazione degli impianti in vista di Euro 2032 (manifestazione che l’Italia probabilmente ospiterà). Si parla di sei o sette stadi da mettere a disposizione: cosa ne sarà di tutti gli altri?