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Con Tongya ai box la Salernitana cambia ancora in avanti

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La stagione di Franco Tongya si sta rivelando un calvario con la maglia della Salernitana. Se da una parte sono emersi i suoi valori tecnici, dall’altra il terzo infortunio dal ritiro ad oggi, sta limitando sia lui che i granata. E a Cosenza non ci sarà.

Tongya salta la trasferta della Salernitana

Al “San Vito-Marulla” non ci sarà l’Azzurro dell’Under-21 e, soprattutto, della Salernitana. Davvero sfortunato Tongya, perché quando non è un guaio muscolare, ci pensano gli avversari a fermarlo oltre il lecito del consentito. Anche nella partita di martedì sera con il Cesena, gli avversari lo puntavano costantemente, anche perché con Giulio Maggiore stava costruendo una importante spina nel fianco per i romagnoli.


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Costretto ad uscire zoppicante già al 36′, ora dovrà osservare un piccolo periodo di riposo e potrebbe saltare anche la gara successiva con il Bari. Un vero peccato se si pensa a quanto cambi la Salernitana con Tongya in campo, capace di seminare il panico dalla trequarti all’area avversaria.

Le soluzioni di Martusciello

Ora si riproporrà un problema accompagnato da un altro per mister Martusciello. È una Salernitana che segna poco: Torregrossa, Włodarczyk e Simy hanno caratteristiche diverse ed ognuno fino ad ora ha deluso nei numeri, ma non nell’atteggiamento. Nel modulo disegnato da Martusciello spesso la punta appare troppo isolata dalle ali, e un giocatore come Tongya che riesce a portare palla fin dentro l’area di rigore, è una manna da cielo. Ma ora senza il piemontese si fa dura.

Se da una parte salgono in positivo le prestazioni di alcuni singoli come Verde (ma anche Maggiore seppur in un altro ruolo), dall’altra ci si chiede Kallon e Braaf che fine abbiano fatto. L’olandese alterna prestazioni ‘da urlo’, ad altre da “Chi l’ha visto”. Resta l’ala della Sierra Leone che dopo la maxi squalifica di quattro giornate non è tornato più lui, e delle volte sembra abbia il piede pigiato sul freno nelle intenzioni di una giocata che resta solo in mente.

Le soluzioni, al momento non si vedono, ma l’unica cosa cerca è nella frase rilasciata da Daniele Verde in sala stampa nel post partita: “Costruiti per fare un bel calcio ma ci manca la cattiveria qualche volta”.

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