Terminata la partita tra Salernitana e Venezia, arrivano le consuete pagelle granata. La squadra di Nicola dimostra di saper soffrire. Tre punti e l’uscita, per la prima volta dall’inizio del campionato, dalla zona retrocessione.
Salernitana-Venezia, le pagelle granata
La Salernitana quest’oggi non ha brillato dal punto di vista del gioco, ma è stata paziente, cinica, fredda. Ha saputo aspettare, anche soffrendo – soprattutto nel finale – per poi ripartire e sfruttare ottimamente le occasioni create. Nicola ha preparato bene questo match fondamentale, che ha visto i granata lasciare per la prima volta la zona retrocessione.
La stanchezza si è fatta sentire, non a caso due dei giocatori più utilizzati e rilevanti dell’organico (Djuric e Lassana Coulibaly) sono stati sostituiti dopo due prestazioni comunque sufficienti, ma non brillanti. D’altronde gli impegni nell’ultimo periodo sono stati tanti e ravvicinati. Basti pensare che saranno tre le partite giocate in sei giorni, una volta terminata quella contro il Cagliari, domenica 8 maggio.
Il titolo di migliore in campo va senza dubbio a Simone Verdi, che risulta ancora una volta decisivo. Con le sue reti (quattro, due contro lo Spezia; una contro Udinese e Venezia) ha fatto guadagnare la bellezza di sette punti al Cavalluccio.
Sepe – Chiamato in causa dopo meno di un minuto si fa trovare ben posizionato. In più occasioni è reattivo, facendo due grandi interventi. Prova anche il miracolo sul gol subito, immolandosi. 7. Dal 63′ Belec – Non è facile entrare in una partita del genere così, a freddo. Eppure lui lo fa sembrare facile con la sua sicurezza nelle uscite. 6.5
Gyomber – Il suo pressing asfissiante costringe all’errore Okereke e Aramu più volte nella prima metà del match. Si permette anche una rovesciata che quasi porta al gol del raddoppio. 7
Radovanovic – Riesce a tenere a bada Henry quando bazzica nella sua zolla, nonostante lo svantaggio fisico. Provvidenziale quando fa da muro su una conclusione pericolosa in area granata. 6.5
Fazio – Parte carichissimo ed è aggressivo anche nell’area avversaria. Guadagna un corner e dai suoi sviluppi guadagna anche il rigore dell’1-0. Oggi si è divertito da terzino aggiunto. 7
Mazzocchi – La furia dell’ex. Quando parte palla al piede dà l’impressione di poter scartare chiunque. Inarrestabile. 6.5
L. Coulibaly – Controlla le potenziali avanzate dei centrocampisti avversari. È il body-guard della retroguardia. C’è da dire che oggi sembrava molto stanco e la prestazione ne ha risentito. 6. Dal 62′ Kastanos – Serve più brio, più qualità, è questo il motivo del suo ingresso. Però il cipriota non entra benissimo nel match sbagliando qualche appoggio. Mette lo zampino nel gol del 2-1. 5.5
Bohinen – In questo centrocampo si trova alla grande. Ottimo sia quando si tratta di intercettare le trame avversarie sia in fase di impostazione. Per uscire dal pressing degli ospiti basta affidarsi a lui. 7
Ederson – Inizia con un po’ di confusione, perdendo l’uomo su una punizione pericolosa al primo minuto. Si riprende con un gran lavoro ‘totale’, tra difesa e attacco. Quel tacco in volo avrebbe meritato più fortuna. 6.5
Zortea – Serve più intraprendenza. Si propone poco e forza la squadra ad abusare dell’altra zona del campo, rendendola prevedibile e sovraccaricando Coulibaly e Mazzocchi. Spreca una possibile ripartenza, causando di fatto il pareggio dei lagunari. Unica nota positiva: contiene il suo diretto avversario nell’uno contro uno, senza soffrire in difesa. 5. Dal 74′ Ruggeri – S.V.
Bonazzoli – Freddissimo dal dischetto, fa 9 in campionato. Molto attivo su tutto il fronte d’attacco. La voglia di prevalere di questo ragazzo è palpabile, ma deve gestirla meglio, perché a volte ha troppa foga. 6.5. Dal 62′ Verdi – Si è preso Salerno, è il simbolo di questa rimonta, di questa rinascita granata. E la rinascita è sia la sua che della squadra. 7,5
Djuric – Tante, tante sponde, come sempre. Il gol del raddoppio gli viene negato da un salvataggio quasi sulla linea. La stanchezza si fa sentire, e praticamente costringe Nicola a sostituirlo, visto che nel finale si trascina per il terreno di gioco. 6. Dall’84’ Perotti – Gioca pochi minuti, ma merita la sufficienza. Fa vedere lampi di tecnica e, inoltre, provoca l’espulsione di Ampadu, all’89’. 6.
Nicola – La partita l’ha preparata in maniera impeccabile. Certo, la Salernitana ha corso dei rischi, ma fa parte del gioco. Soprattutto quando devi raggiungere una salvezza che fino a un mese fa sembrava impossibile. E ancora una volta i cambi si rivelano decisivi. 7.5.