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Le scelte vincenti di Paulo Sousa contro il Monza

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Sono saltate all’occhio di tutti le scelte azzardate di Paulo Sousa nella partita vinta dalla Salernitana contro il Monza. Il tecnico portoghese ha gettato un alone di mistero sul possibile undici e sul modulo da adottare e, alla fine, ha avuto ragione lui e la Salernitana è tornata alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive. Di seguito, la partita nel dettaglio studiata dal mister granata.

Paulo Sousa: scelte di uomini e di modulo vincenti

L’allenatore della Bersagliera aveva tenuto tutti sulle spine per le scelte che avrebbe operato in vista della sfida-salvezza contro il Monza. In conferenza stampa aveva addirittura aperto alle possibilità di vedere in campo Dia e Mazzocchi sin dall’inizio. Alla fine, ha mischiato le carte in tavola sia per quanto riguarda gli uomini che il modulo da utilizzare. Il 3-4-2-1 ha dato i suoi frutti grazie anche alla duttilità e all’applicazione degli interpreti a disposizione del mister.


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Ochoa ha rilevato Sepe tra i pali dopo l’altalenante prestazione di quest’ultimo contro la Lazio e il portiere messicano ha compiuto due prodigi salva-partita su Ciurria e Dany Mota. In difesa, Gyömbér ha sostituito egregiamente lo squalificato Bronn, componendo con Daniliuc e Pirola un fortino inespugnabile.

A centrocampo, mossa a sorpresa quella di Junior Sambia come esterno destro a tutta fascia, mossa resa necessaria anche dalla non più giovane età di Antonio Candreva, il quale sulla trequarti ha potuto mettere a disposizione il suo talento in maniera più efficace. Per quanto riguarda il francese, è vero che ha sofferto molto le scorribande brianzole sulla fascia di competenza, ma è anche vero che la sua fisicità e la sua capacità di corsa hanno fatto dannare la retroguardia biancorossa.

Bene anche al cerniera di centrocampo composta da Crnigoj e Coulibaly. La fisicità e la corsa dello sloveno si legano bene con quelle del maliano, anche se il tutto va a discapito della qualità. Sicuramente, con un atteggiamento al contempo aggressivo e prudente e una squadra più corta, la Salernitana ha mantenuto un maggiore equilibrio e il modulo ha saputo anche esaltare le capacità di inserimento di Coulibaly, risultato decisivo per sbloccare la partita.

Sorprendentemente azzeccata si è rivelata anche la mossa di Kastanos sulla trequarti in coppia con Candreva. Il cipriota, preferito a Vilhena e Bonazzoli, gol a parte, ha fatto rivedere quel barlume di talento intravisto nella scorsa stagione che gli è valso il riscatto dalla Juventus. Sicuramente una soluzione in più quella scoperta da Paulo Sousa che, contemporaneamente, potrebbe dare più spazio a centrocampo a Bohinen e Nicolussi Caviglia.

In attacco, Piątek ha svariato per tutto il fronte d’attacco creando diversi grattacapi alla retroguardia brianzola. Il gol continua a mancare al “pistolero”, ma il suo contributo sui tre gol realizzati dai granata e sull’espulsione di Donati restano importanti. Con il nuovo modulo il polacco ha più libertà di azione, ma non è detto che Dia non possa insidiarlo o affiancarlo ancora in futuro.

Per concludere, i cambi operati: gli ingressi veloci di Mazzocchi e Maggiore indicano la volontà di recuperare entrambi concedendo loro più minutaggio possibile. Lovato sta dando continuità ai miglioramenti visti già nelle precedenti uscite e ha rilevato un Gyömbér ancora non al meglio della condizione. Gli ingressi di Nicolussi Caviglia e Botheim per Kastanos e Candreva hanno addirittura permesso una chiusura di partita più offensiva per i granata.

Esame Monza ampiamente superato dal tecnico portoghese con mosse da scacchista navigato. In casa granata si spera che la squadra possa crescere ancora nelle prossime partite sia a livello di prestazione che di risultati.

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