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Sconcerti: “La Salernitana ha il diritto di giocare in A, qualunque sia il suo proprietario”

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Per Mario Sconcerti la Salernitana deve giocare in A, diritto conquistato meritatamente sul campo. A suo giudizio l’errore è stato commesso dalla federcalcio, rea di aver permesso tutto questo dal primo momento.

Salernitana, per Sconcerti la colpa è della FIGC

Nella consueta rubrica “Un cappuccino con Sconcerti” di Calciomercato.com, il noto giornalista ha espresso il suo giudizio sulle vicende che attanagliano i granata da ormai quasi due mesi, con un interessante punto di vista. Per Sconcerti l’errore è stato a monte, commesso dalla federcalcio, rea di aver concesso da tempo immemore numerose deleghe a Lotito per continuare a dirigere due club professionistici.

Per il giornalista la Salernitana deve assolutamente giocare la massima serie, conquistata meritatamente sul campo. Infine si chiede se il Consiglio Federale possa mai avere il diritto di cancellare diritti e meriti sportivi del club campano per colpa di una negligente federcalcio.

«l caso Lotito-Salernitana si è evoluto, da essere un caso è diventato uno scandalo. La Salernitana ha vinto il campionato di serie B e ha diritto a giocare in A, qualunque sia il suo proprietario. Rispettare i risultati per un consiglio federale è una questione fondamentale di principio. Ed è ormai tempo di pensare che molti di questi problemi sarebbero già stati risolti se nella discussione fossero cadute società più importanti. La squadra e la città sono dentro un errore sportivo costruito dalla stessa Federazione. 

La regola non dice che non possano stare nello stesso campionato due squadre dello stesso proprietario. Dice molto di più, che un proprietario non può avere due squadre in tutto il settore professionistico. Come è possibile che Lotito sia stato accettato da quando la Salernitana era in C e poi in B? Con deleghe federali, per anni e anni. Si poteva fermare l’equivoco almeno l’estate scorsa quando la Salernitana giocando in B era potenzialmente in A. Il problema era già molto pressante. Ma niente, ci fu una delega anche in quel caso. Con che diritto il consiglio federale può cancellare adesso uno straordinario successo sportivo che ha con tanta costanza costruito?».


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