La promozione in Serie A dello Spezia avrà senz’altro spiazzato molti appassionati, aggiungendosi alla lista delle ‘piccole’ che sono approdate in massima serie. Quale occasione migliore per scoprire quali sono le città più popolose che non hanno mai varcato l’olimpo del calcio italiano?
Da Taranto a Bolzano, un viaggio nell’Italia senza Serie A
Guida la classifica delle grandi città che non hanno mai partecipato al massimo campionato il Taranto, sfiorando i 200mila abitanti, vede la sua omonima squadra partecipare per ben 32 volte al campionato cadetto, senza però mai giungere alla promozione.
Saliamo al nord, dove seguono Prato (195mila abitanti), Ravenna (158mila) e Rimini (151mila). Latina, Sassari, Giugliano, Monza e Siracusa completano la top 9; oscillando tra i 130 e i 120mila abitanti, neanche loro sono mai giunte nel massimo campionato. Completano la classifica avendo più di 100mila abitanti Trento, Forlì e Bolzano.
Potere… alle ‘piccole’
Percorso totalmente inverso, invece, per le piccole realtà che sono riuscite ad approdare nella massima serie. Non può che aprire questa speciale classifica la Pro Vercelli. La piccola provincia piemontese, seppur contando poco più di 45mila abitanti, può vantare ben sette scudetti; per fare un paragone, le due squadre della Capitale insieme ne hanno raccolti solo cinque (tre vinti dalla Roma, due dalla Lazio), con una popolazione superiore ai due milioni 300mila abitanti.
Segue il miracolo del Casale (situata a Casale Monferrato in provincia di Alessandria), che nel lontano 1913-1914 riuscì a conquistare il campionato italiano; la sua popolazione raggiunge appena i 33mila abitanti.
Si aggiungono a questa classifica Mantova, Lecco, Ascoli, Avellino, Empoli, Siena e Frosinone. Chiude la classifica, insieme allo Spezia approdato quest’anno, l’unica che milita in Serie A, il Sassuolo.
Salerno si può considerare una piazza da massima serie?
Con i suoi 135mila abitanti, la Salernitana sarebbe sicuramente una candidata a trovare spazio nella massima serie, alla quale ha preso parte due volte, nel 1947-1948 e nel 1998-1999. Il grande sostegno da parte del pubblico e la passione del calcio che la città ha sempre dimostrato, rendono il campionato di Serie B troppo stretto per i colori granata.
Fu trampolino di lancio per molti talenti, basti pensare che nella sua seconda apparizione nella massima serie trovarono spazio: Ciro Ferrara, Marco Di Vaio e Gennaro Gattuso, i quali sarebbero poi diventati dei grandissimi del calcio italiano.