Agli atti la 6ª giornata della Serie A2 di hockey su pista. Dopo la bruciante sconfitta per mano della Iren Follonica, la Campolongo Salerno viaggia in direzione Prato.
La 6ª giornata della Serie A2 di hockey pista
Fine settimana con le gare del 6° turno della Serie A2 di hockey su pista.
Gli arrivi in volata non sono il pezzo forte della Campolongo Salerno. Che, dopo il clamoroso rovescio con la Iren Follonica, si sono arresi alla Startit Prato al termine di una serata movimentatissima, in cui le due squadre non hanno mai smesso di rincorrersi. 7-6 per il quintetto allenato da coach Bernardini, che ha così inflitto la terza sconfitta di fila ai granata, ora relegati in fondo alla classifica al pari della Gamma Innovation Sarzana.
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In mancanza di immagini – la partita non è stata trasmessa in diretta sul canale YouTube della FISR, sul quale non sono disponibili neppure le azioni salienti – non possiamo che limitarci alla fredda sequenza delle marcature. Roller avanti al 6′ con l’italo-argentino Fontan Alfani, che trasforma una punizione di prima assegnata dall’arbitro Trevisan per fallo di Baldesi. Il cannoniere della Campolongo si ripete 5′ più tardi: 0-2 sul tabellone.
Prima dell’intervallo lungo, però, i toscani ristabiliscono le distanze con una doppietta di Alberto Capuano, a segno prima su azione (21′), poi su un tiro diretto (23′) scaturito da un’irregolarità di Fontan.
Il parziale cambia ancora all’inizio della ripresa: Giorgio Giudice batte il numero 1 pratese Vespi per il 2-3 ospite. Poco prima dell’ultimo giro di boa, però, la Startit raddrizza la rotta: Poli pareggia al 10′, Baldesi raccoglie il testimone e regala il primo vantaggio della serata ai suoi con la doppietta del momentaneo 5-3.
Memore della lezione della settimana precedente, la Campolongo non resta a guardare e ristabilisce l’equilibrio con l’uno-due firmato Fontan Alfani-Ferrari: 5-5 con poco più di 8′ sul cronometro.
Finale di gara serratissimo: Baldesi graffia di nuovo su rigore al 21′, Fontan restituisce la cortesia un minuto più avanti. Il pari sembra reggere fino in fondo, ma il cannoniere toscano onora la sua chiarissima fama (16 gol in 7 gare), beffando Marrazzo a 28″ dal gong. 7-6: «Chi vince festeggia, chi perde spiega». E si rammarica non poco.