Dopo le vacanze natalizie anche la Serie C torna in campo. Si inizia con Cavese–Reggina sabato alle ore 15:00 al Romeo Menti di Castellammare di Stabia. Abbiamo contattato Antonio Martiniello ex attaccante di Cavese e Reggina, ora in forza all’Audace Cerignola in Serie D.
Martiniello: “Cava De’ Tirreni la mia isola felice”
Match sentito da entrambe le tifoserie. I motivi per entrambe le compagini sono diverse. Metelliani che vogliono vendicare il pesante 5-1 dell’andata, amaranto per continuare la loro cavalcata verso la Serie B.
Ciao Antonio, sabato si giocherà Cavese-Reggina pensi che i biancoblu’ possano fermare la cavalcata di una squadra che sembra invincibile?
“Ciao buonasera, la Reggina è una grandissima squadra ma penso che sarà una gara diversa dall’andata perché il girone di ritorno è tutto un altro campionato. La Cavese ha una buona squadra, infatti, ha calciatori importanti come: Russotto, Favasuli, Maza, il capitano Claudio De Rosa e tanti altri che stanno disputando un buon campionato. Spero che vinca il migliore”.
Come ti sei trovato a Reggio Calabria e a Cava De’ Tirreni?
“Molto bene in entrambe le piazze! La Reggina ha una tifoseria da Serie A, meriterebbe altri palcoscenici, a Cava, invece, mi sentivo una celebrità grazie ai tantissimi gol che segnavo, auguro ad entrambe di ottenere più successi possibili”.
Hai avuto trascorsi nella Paganese da giovanissimo ci puoi raccontare della tua esperienza e cosa pensi degli azzurrostellati che quest’anno stanno disputando un campionato al di sopra delle aspettative?
“A Pagani c’era mister Grassadonia che è un ottimo allenatore e lo ha dimostrato in qualsiasi piazza che ha allenato. Quando ero alla Paganese ero molto giovane, dovevo crescere sotto tutti i punti di vista, infatti, il mister Grassadonia aveva sempre un occhio di riguardo nei miei confronti, e mi ha sempre dato tanti consigli che ho sempre preso in considerazione. Quest’anno gli azzurrostellati stanno disputando un buon campionato, hanno un ottimo mister come Alessandro Erra e auguro alla società qualcosa di diverso di una salvezza anticipata”.
Hai iniziato da Salerno. Ora gli obiettivi della società romana non sembrano ben specificati e la tifoseria è scettica. La Salernitana può arrivare ancora in massima serie attraverso loro o pensi che si debba chiudere il cerchio per dare ai tifosi ciò che desiderano?
“Salerno e la Salernitana meritano solo il meglio e questo campionato non sta andando come dovrebbe. Piazza, allenatore e calciatori sono ottimi per salire di categoria ed è strano che siano in una posizione di classifica anonima”.