Nonostante la sconfitta e la pesante contestazione, i tifosi della Sampdoria si sono distinti per il comportamento esemplare tenuto allo stadio “Arechi”.
L’esempio dei tifosi della Sampdoria
Martedì, tardo pomeriggio, gara di Coppa Italia: 208 tifosi della Sampdoria percorrono 750 km per arrivare a Salerno (e ne faranno altrettanti per tornare a casa). Tutto questo per seguire una squadra che sognava in grande, che puntava ad una promozione che forse, almeno per quest’anno, non arriverà. Purtroppo per loro, la realtà è molto diversa da come se l’aspettavano prima dell’inizio del campionato: ora i blucerchiati si trovano in piena zona retrocessione. Nonostante ciò, questi 208 tifosi sono arrivati a Salerno in un giorno lavorativo, consapevoli di dover quasi certamente assistere ad un’altra sconfitta.
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I 208 doriani allo stadio “Arechi”
Per i tifosi della Sampdoria è stata certamente una giornata da dimenticare, nella quale hanno visto «giocatori timorosi e statici», per usare parole del tecnico doriano. Alla fine della partita c’è stato anche spazio per un’aperta contestazione. Non è una situazione troppo diversa da quella che ha visto protagonisti i tifosi granata poco tempo fa: il rimprovero è sempre diretto allo scarso impegno dei calciatori.
Nonostante la delusione, i 208 arrivati a Salerno hanno dimostrato un’educazione ed un rispetto superiori a quelli di gran parte dei tifosi italiani. Infatti, alla fine della partita, in attesa della riapertura dei cancelli, hanno ripulito i gradoni del proprio settore dall’immondizia che lasciata lì in precedenza.
