Nella settima partita del girone di ritorno di serie B la Salernitana cade in trasferta a Carrara. La gara vede i granata di Breda subire un KO allo Stadio dei Marmi per 3-2 ed è raccontata nell’analisi del match. Brutta battuta d’arresto per Ferrari e compagni.
La Salernitana cade al cospetto della neo-promossa Carrarese: l’analisi
I Granata compiono un importante passo indietro vista l’esigenza di punti per alimentare una classifica deficitaria.
Breda tra conferme e novità di formazione
Il tecnico Roberto Breda si affida al canovaccio tattico consolidato: squadra in campo dal 1′ con il modulo 3-5-2. Dinanzi a Christensen la difesa è composta dal trio Bronn, Ferrari e Lochoshvili. Njoh sulla corsia sinistra e Stojanovic su quella destra. In mediana Amatucci in cabina di regia, affiancato da Caligara a destra, Tongya agisce come mezzala sinistra con licenza di spingere. In attacco spazio al confermato tandem composto da Cerri e Raimondo. Ancora panchina per Verde, Girelli e Reine-Adelaide, assieme al reintegrato Simy. La Carrarese di mister Calabro si schiera con il 3-5-2: l’ex Fiorillo tra i pali, Leonardo Cerri guida l’attacco, supportato da Finotto. In panchina gli altri ex granata Capezzi e Torregrossa.
Partita molto importante per le sorti del campionato della Bersagliera, serve continuità e occorrono punti per venir fuori dalle sabbie mobili. Arbitra il sig Bonacina.
Difesa granata da horror, Carrarese avanti nel primo tempo
Parte col piede giusto la compagine ospite nelle prime battute. Ritmi non sostenuti nella prima fase di studio, in parte condizionati dalla paura di perdere.
Col trascorrere dei minuti gli ospiti diventano un po’ più propositivi, i granata sono attenti e compatti, cercano di non offrire il fianco ai lombardi ma non riescono a forzare i ritmi della manovra. Caligara innesca Cerri in ripartenza ma il centravanti racimola solo un corner.
Alla mezzora da un’incursione sulla sinistra la Carrarese sorprende la statica difesa granata: la respinta corta di Christensen favorisce il lesto tap-in di Zanon. Padroni di casa avanti al primo affondo. I granata faticano a uscire palla al piede dalla propria metà campo ed a servire le punte, è la formazione di casa a rendersi maggiormente pericolosa con ritrovata fiducia.
Tongya e Bronn non trovano la porta. Finotto, invece, sugli sviluppi di calcio di punizione si gira indisturbato in area di rigore e firma il raddoppio. Ferrari spettatore non pagante. Granata in tilt, si va al riposo con una partita compromessa per gravi disattenzioni difensive.
Nella ripresa arriva subito il tris, reazione ospite tardiva
I granata provano ad imbastire qualche azione pericolosa, tentando con fatica di sviluppare principalmente rifornimenti per le torri ma non riescono a trovare il guizzo decisivo negli ultimi sedici metri.
Soriano per Amatucci è l’ultima carta di Breda. Proprio l’ex Bologna propizia il 3-2 con la complicità di una deviazione in area di rigore. Simy si divora il gol del pareggio.
Le energie evaporano. La partita dopo 4 minuti di recupero scivola senza ulteriori emozioni verso il termine concludendosi sul punteggio di 3 a 2.
Le conclusioni: un punto per fiducia e classifica
Risultato pesantissimo per i granata rimediato a Carrara, in quella che doveva essere la partita crocevia per la risalita in campionato. La Salernitana viaggia ad una media retrocessione, specialmente in trasferta, non riesce a centrare il terzo risultato utile contro una Carrarese reduce da ben 5 KO di fila. La compagine allenata da Breda resta inchiodata a quota 25 lunghezze in classifica, vedendo allontanarsi i toscani a cinque lunghezze più avanti. La situazione complica inevitabilmente la lotta in chiave salvezza.
Squadra senza identità, priva di una manovra di gioco, compatta fino al primo gol subito e poi disciolta come il burro alla prima difficoltà. La reazione della ripresa è affidata al lancio per le punte, non è bastata per evitare l’ennesima sconfitta. Verde e Soriano innesti tardivi, a cui probabilmente non si può rinunciare in termini di qualità.
Non servono più alibi e giustificazioni, l’amalgama da trovare, il mercato, le scelte, i moduli. La stagione è nata sotto una cattiva stella esclusivamente per le decisioni societarie di disinvestire. Si rischia di non riuscire a salvare il salvabile dopo lo scempio compiuto in estate, l’assenza di programmi e gli annunci di svendita, che hanno solo destabilizzato l’ambiente. Gli annunci del proprietario hanno ora poco senso, sono più assimilabili a stucchevoli lacrime di coccodrillo.
I tanti innesti del mercato invernale non sembrano aver cambiato la fisionomia, l’atteggiamento e i punti deboli della squadra. C’è solo da analizzare cosa non ha nuovamente funzionato al cospetto di una Carrarese modesta ed in crisi di risultati e quali correttivi apportare in vista delle prossime delicate sfide, che saranno fondamentali per poter mantenere ancora la categoria.
Il tabellino del match
Carrarese (3-4-2-1): Fiorillo; Oliana, Guarino, Imperiale; Zanon (74′ Bouah), Schiavi, Zuelli (74′ Torregrossa), Cicconi; Cherubini (88′ Capezzi), Finotto (74′ Giovane); Cerri (57′ Manzari). A disp.: Ravaglia, Mazzi, Illanes, Fontanarosa, Bouah, Belloni, Milanese, Capezzi, Zuelli, Manzari, Torregrossa, Finotto. All.: Calabro
Salernitana (3-5-2): Christensen; Bronn, Ferrari, Lochoshvili; Stojanovic (46′ Zuccon), Caligara (46′ Verde), Amatucci (85′ Soriano), Tongya (46′ Reine-Adélaïde), Njoh; Raimondo (70′ Simy), Cerri. A disp.: Corriere, Sepe, Corazza, Ghiglione, Guasone, Ruggeri, Girelli, Hrustic, Soriano, Reine-Adélaïde, Zuccon, Braaf, Verde, Simy. All.: R. Breda
Marcatori: 31′ Zanon, 41′ Finotto, 47′ Zuelli, 63′ Reine-Adélaïde, 85′ Soriano
Angoli: 1-9
Ammoniti: 25′ Njoh, 37′ Stojanovic, 56′ Cerri
Arbitro: Kevin Bonacina di Bergamo
Assistenti: F. Meli (sez. Parma) e S. Galimberti (sez. Seregno) IV Ufficiale: Francesco Burlando (sez. Genova)
VAR: Alessandro Prontera (sez. Bologna)
AVAR: Salvatore Longo (sez. Paola)