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Troppa timidezza allo Stadium, ma non è ancora finita

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Cade anche all’Allianz Stadium la Salernitana di Nicola, che vede diminuire le partite al traguardo e non ridurre il distacco dalla zona salvezza.

Troppo timida e impaurita la compagine granata in fase di approccio alla gara. L’uno-due bianconero taglia le gambe a Djuric e compagni, impedendo di fatto una concreta rimonta.

Tutto facile per Dybala e Vlahovic che, senza incontrare argini difensivi adeguati, mettono i sigilli alla vittoria nella prima frazione, granata sostanzialmente non pervenuti. Sepe limita la debacle.

Nicola giustamente elogia i suoi ragazzi ma qualche scelta di formazione resta oggettivamente discutibile, al netto dei condizionamenti per alcuni elementi non al meglio della forma.

La musica cambia nella ripresa grazie a interpreti che alzano il tasso tecnico, su tutti il brasiliano Ederson, uno dei pochi, veri colpi di mercato del DS Sabatini.

La Salernitana esce dal guscio e prova a macinare gioco, la Juve arretra anche a causa delle fatiche di Coppa, i bianconeri non capitolano anche grazie ad un paio di buoni interventi del portiere. Il secondo tempo, affrontato con fierezza e qualche idea di gioco maggiore, oltre che con tutte le cartucce offensive, dovrà essere il punto di ripartenza per fare all-in nel rush finale.

La partita termina senza l’agognato gol ospite,  i titoli di coda sono già scritti ma contengono una forte emozione per il popolo granata: la squadra applaudita va a ringraziare i propri tifosi, giunti in circa tremila unità a Torino ed autori di una prova maiuscola sugli spalti. Un abbraccio commovente che si contrappone allo spento ed inerme pubblico di casa. Cori e folklore non mancano mai per la torcida della Bersagliera, che non perde mai.

Ora arriva la sosta per i playoff della Nazionale, bisognerà leccarsi le ferite e sfruttare il momento in modo positivo.

La pausa potrà rivelarsi utile per rimettere in sesto quei calciatori che ancora non hanno raggiunto il massimo della condizione fisica.

Al ritorno in campo di inizio aprile i granata ospiteranno il Torino, match più abbordabile soprattutto per il ruolino di marcia in calo del Toro nelle ultime settimane.

Tuttavia non è possibile cullarsi sugli allori e perdere altro terreno. La fiammella della speranza è ancora accesa ma non perché da tifosi bisogna tenerla sempre in vita, è la matematica ed il calendario che alimentano ancora percentuali statistiche di salvezza per la Salernitana. Anche a fronte delle condanne unanimi di addetti ai lavori e professoroni del giornalismo nazionale, poco attento purtroppo ai fatti di casa granata ed alle potenzialità di una squadra e, soprattutto, di un popolo che ha deciso di non arrendersi.

La battaglia si fa sempre più dura ma “è finita” si può proferire solo realmente alla Fine.

Macte Animo!

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