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Una generosa Salernitana riacciuffata dal Cesena all’Arechi

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La Salernitana non va oltre il pareggio interno con il Cesena dopo aver dominato largamente il primo tempo ed essere passata in vantaggio. In inferiorità numerica i granata subiscono la rimonta e lottano con orgoglio per strappare il pari. Una vittoria buttata al vento, che avrebbe rilanciato i granata e conferito maggior serenità per il prosieguo del campionato.

Salernitana-Cesena: punto di ripartenza

Primo tempo: dominio granata, poi rosso a Fiorillo

Nel turno infrasettimanale che segue il KO di Cremona, mister Martusciello fa ricorso al consueto canovaccio tattico: modulo 4-3-3 ma apporta diverse modifiche alla formazione iniziale. Dinanzi a Fiorillo la difesa è composta da Ferrari e Ruggeri al centro, Ghiglione e Jaroszynski sulle corsie esterne. Debutto dal primo minuto per questi ultimi tre. In mediana Amatucci in cabina di regia, Soriano e Maggiore sono confermati come mezzali. Il tridente è composto da Torregrossa, Tongya sull’out mancino e Verde a destra. Sfait e Wlodarczyk vanno in tribuna per scelta tecnica. Il Cesena di mister Mignani adotta un ampio turn over e si schiera con un pragmatico 3-5-2: Klinsmann, figlio d’arte, tra i pali, Ceesay e Van Hooijdonk guidano l’attacco.

Il turno infrasettimanale non aiuta il cassiere: sono 10.143 gli spettatori con annesso record negativo stagionale, malgrado la serata mite.

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La Salernitana appare compatta e determinata fin dalle prime battute, romagnoli disposti in campo con linee piuttosto serrate tra i reparti ma faticano ad uscire palla al piede dal piede, grazie anche alla pressione alta dei padroni di casa.  I bianconeri concedono un possesso palla perimetrale alla Salernitana, che prova ad utilizzare le mezzali per penetrare nella retroguardia avversaria.

I granata tentano con fatica di sviluppare i tecnicismi della propria organizzazione tattica ma non riescono a trovare il guizzo decisivo negli ultimi sedici metri. Verde appare reattivo e presente in partita, si accentra spesso nel vivo del gioco e prova il tiro dalla distanza. Al 20esimo è l’ex Spezia a sbloccarla: converge da destra verso il centro e lascia partire un sinistro che si insacca alle spalle del portiere con la complice deviazione di un difensore. Granata in vantaggio.

Il Cesena prova ad abbozzare una reazione ma la Salernitana controlla senza troppi affanni e prova ad affondare il colpo del raddoppio. Maggiore alla mezz’ora ci prova con un’iniziativa solitaria ma la conclusione non impensierisce l’estremo difensore. L’ex Spezia ci riprova 5 minuti più tardi con un’incursione tambureggiante che vede Klinsmann salvare su Soriano e Torregrossa in posizione ravvicinata. Ferrari spedisce alto di un soffio sul conseguente corner.

Al 36 esimo arriva la prima sostituzione, obbligata: Tongya alza bandiera bianca per un colpo ricevuto da Bastoni e viene rilevato da Dalmonte. Al 39esimo è proprio l’ex Cesena a timbrare la traversa. Diverse le occasioni non concretizzate dai granata.

Tre minuti più tardi accade l’episodio chiave condiziona il match: sul rilancio lungo del portiere Fiorillo esce dall’area di rigore scontrandosi con Tavsan. Il VAR richiama l’arbitro che decreta il cartellino rosso e il calcio di punizione dal minute. Entra il baby Corriere per Dalmonte a difendere i pali della Bersagliera.

Cambia l’inerzia della partita. Il Cesena esce dalla tana e trova il pareggio a 90 secondi dalla fine con Tavsan, che infila Corriere con un lob chirurgico dalla destra. Finisce in parità la prima frazione di gioco, dominata dalla Salernitana, con vantaggio gettato alle ortiche per una disattenzione difensiva.

Secondo tempo: la Salernitana tutta spirito e sacrificio, Simy sprecone

La ripresa inizia con la terza sostituzione del match: Njoh prende il posto di Verde. Martusciello ridisegna la squadra con una difesa a tre e due cursori (3-5-1). L’equilibrio tattico è la priorità per il tecnico ischitano. I romagnoli, invece, ringalluzziti dalla superiorità numerica, assumono un atteggiamento diverso, non più da squadra piatta e scolastica.

Nuovo spirito per gli ospiti, il gol destabilizza un po’ i padroni di casa, che smarriscono un po’ della sicurezza del primo tempo ma non si disuniscono nelle difficoltà. Granata prevedibili in fase offensiva a causa dell’inferiorità numerica e delle uscite di elementi di qualità come Tongya e Verde, ma riesce ad arginare gli attacchi sulle corsie laterali dei bianconeri, che gettano il bomber Shpendi nella mischia.

Al minuto 73 gli ultimi avvicendamenti per la Salernitana: Simy e Tello sostituiscono un esausto Torregrossa (crampi) e Maggiore. Due giri di lancette più tardi è subito protagonista l’attaccante nigeriano: cross di Ghiglione dalla destra ma Simy spara altissimo di testa. Occasione clamorosa sprecata dai granata per riportarsi in vantaggio.

La Salernitana quantomeno riesce a rendersi nuovamente pericolosa con una maggior presenza in fase offensiva. Le energie evaporano e la gara si conclude senza ulteriori sussulti sul punteggio di 1-1.

I granata conquistano un punticino per tornare a muovere la classifica ma rinunciano nuovamente ai tre punti in palio agli avversari, masticando amaro dopo una gara casalinga.

Le conclusioni: pareggio beffa tra le mura amiche

Con il Cesena all’Arechi arriva il terzo pareggio in campionato, che vale il dodicesimo punto in classifica. I granata sono risucchiati in zona retrocessione.

Sebbene l’andamento generale della compagine granata si mantenga sempre piuttosto altalenante e al di sotto delle aspettative, contro il Cesena si è vista una Salernitana nel complesso più che positiva. Nel primo tempo forse si è ammirata la migliore prestazione della stagione fino all’espulsione di Fiorillo, che ha inevitabilmente cambiato la partita. La solita incertezza difensiva giunta come un fulmine al ciel sereno ha finito con il condizionare fortemente il prosieguo e poi l’esito della gara. Qualche incertezza si è denotata pure nelle prime sostituzioni di mister Martusciello, nonostante il cambio obbligato di Tongya e quello per far posto al secondo portiere. Tuttavia, il tecnico ha mostrato poi tutta la flessibilità tattica necessaria a portare a casa il risultato positivo minimo. Coraggiose anche le scelte dal primo minuto, di cui ha pagato specialmente quella di affidarsi al giovane Ruggeri, tra i migliori della Salernitana questa sera. Bene anche Maggiore nel ruolo di mezzala sinistra. Il punto muove poco la graduatoria e non consente il rilancio, ma può essere importante per come si è conquistato. La prestazione è certamente un’iniezione di fiducia per i prossimi impegni e da essa bisogna ricominciare con positività.

Il tabellino del match

Salernitana (4-3-3): Fiorilo; Ghiglione, Ruggeri, Ferrari, Jaroszynski; Soriano, Amatucci, Maggiore (73′ Tello); Verde (46′ Njoh), Torregrossa (73′ Simy), Tongya (36′ Dalmonte; 42′ Corriere). A disp.: Corriere, Gentile, Velthuis, Hrustic, Simy, Kallon, Bronn, Njoh, Dalmonte, Braaf, Stojanovic, Tello. All.: G. Martusciello

Cesena (3-5-2): Klinsmann; Ciofi, Prestia, Mendicino; Adamo, Francesconi (46′ Antonucci), Bastoni (60′ Hraiec), Tavsan (73′ Berti), Celia; van Hooijdonk (53′ Shpendi), Ceesay (46′ Adamo). A disp.: Pisseri, Siano, Chiarello, Donnarumma, Hraiec, Shpendi, Berti, Adamo, Antonucci, Mangraviti, Wade, Pitti. All.: M. Mignani

Marcatori: 20′ Verde, 48′ Tavsan

Corner: 3-3

Ammoniti: 15′ Francesconi, 21′ Ceesay, 26′ Bastoni, 52′ Maggiore, 90′ Tello, 93′ Ferrari

Espulsi: 42′ Fiorillo

 

Arbitro: Gabriele Scatena di Avezzano

Assistenti: L. Mondin (sez. Treviso) – F. Lombardo (sez. Cinisello Balsamo) IV Ufficiale: Ferdinando Emanuel Toro (sez. Catania)

VAR: Niccolò Baroni (sez. Firenze)

AVAR: Daniele Paterna (sez. Teramo)

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