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Venezia-Salernitana, le pagelle dei granata: la risolve Schiavone all’ultimo respiro

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Ecco le pagelle per i calciatori della Salernitana di scena al “Penzo” di Venezia. I ragazzi di Stefano Colantuono tornano a casa con una vittoria pesantissima in terra lagunare.

Venezia-Salernitana, le pagelle dei granata

Altra sfida importantissima e da non steccare, soprattutto dopo il 2-4 con l’Empoli, per la Salernitana di Stefano Colantuono. I granata, infatti, sono impegnati in casa dell’altra neopromossa, il Venezia di Paolo Zanetti. Ecco le pagelle per i granata scesi in campo nella sfida del “Penzo”.

Belec – Nulla può sulla rete di Aramu, risponde però sempre presente quando chiamato in causa, 6.

Zortea – Prima assoluta da titolare in Serie A e, forse, paga un po’ l’emozione ma esce, e molto bene, nel corso della gara. Chiusure impeccabili e sgroppate ad imbeccare Ribéry ed il tandem offensivo. Gli manca la continuità, 6.

Strandberg – Forma una buona coppia con Gyomber, dando al compagno quella sicurezza che manca in fase di disimpegno, 6,5.

Gyomber – Ritorna dall’infortunio e riprende il suo posto al centro della difesa. Impeccabile quando chiamato in causa, lascia il campo stremato a pochi minuti dalla fine, 6,5. Dal 86′ Gagliolo – Colantuono lo vede poco ed il ruolo di titolarissimo è ormai lontano, S.V.

Ranieri – Inizio sormione ma riesce a farsi notare giocando una gara cauta e senza troppe sbavature, 6.

Di Tacchio – L’impegno e la dedizione c’è, non gli si può chiedere di orchestrare la squadra con lanci e passaggi smarcanti e, infatti, non riesce in questo. A fine gara accusa la stanchezza con alcune leggerezze in fase di impostazione ed anche un giallo evitabile, 5,5.

Obi – Partita poco convincente per il centrocampista nigeriano, bravo a “ringhiare” sugli avversari ma poco concreto in altre circostanze, 5,5. Dal 75′ Kechrida – Non riesce a creare la superiorità, 5,5.

Kastanos – Primo tempo dai due volti; alterna sprazzi di bel gioco a complete assenze dai radar del match. Esce esausto nella ripresa dopo aver preso anche molte botte dagli avversari, 5,5. Dal 65′ Schiavone – Frazione di gioco pulita e senza alcun timore. Si trova al posto giusto ed al momento giusto, buttando in rete la palla del definitivo 1-2 a pochi secondi dal termine, 7.

Ribèry – Ingabbiato, marcatura raddoppiata e poco spazio per provare a creare occasioni pericolose. Il Venezia argina molto bene l’estro del fantasista francese che, nonostante molta volontà, è costretto ad agire in maniera marginale fino alla ripresa. Esce dagli spogliatoi e si carica sulle spalle la squadra, provocando anche tre ammonizioni tra le fila dei padroni di casa. Serve a Bonazzoli la palla della rete del pari e, nonostante l’età, rientra in tutte le azioni pericolose dei suoi, 7,5.

Djuric – Tanti piccoli errori nel primo tempo, resta però il principale spauracchio per la difesa lagunare e non solo sulle palle alte. Partecipa alla rete del pari servendo bene Ribéry, 6. Dal 75′ Gondo – Fatica a carburare ma lo si vede presente nel fraseggio e pericoloso in area di rigore, 6.

Bonazzoli – Grinta e determinazione da vendere. Pressa, porta palla e cerca di impensierire Romero come può, ma senza essere ben supportato. Nella ripresa, cresciuto Ribéry, riesce anche a tornare al gol con un piazzato preciso e beffardo. Lascia il campo stremato e, ammonito, evita eventuali sanzioni a causa della troppa foga nei contrasti, 7. Dal 75′ Simy – Corpo avulso dall’ingresso in campo. Perde alcune palle in fase di ripartenza e, spalle alla porta, risulta un difensore aggiunto per il Venezia. Si rifà, però, con la sponda che serve a Schiavone la palla per la vittoria nel finale, 5,5.

Colantuono – Per la rincorsa alla salvezza, il tecnico romano decide di cambiare la coppia d’attacco affidandosi al tandem Djuric-Bonazzoli supportato da Ribéry. La squadra tiene molto bene il Venezia ma sono i padroni di casa ad approfittare di una leggerezza difensiva dei suoi. Nel corso del primo tempo la Salernitana non è mai doma e sfiora il pari, riuscendo a pareggiare però al 60′. Dopo pochi minuti passa in superiorità numerica ma attende a mettere mano ai cambi che, quando arrivano, non stravolgono il risultato. Ci pensa però Schiavone, un subentrato, a regalargli la prima vittoria. A differenza di Castori, soffre i primi tempi, dando il meglio nella ripresa, 6,5.


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Luigi Lodato
Luigi Lodato
Luigi Lodato nasce a Salerno nel 1993. Residente a Roccapiemonte, ridente cittadina dell'Agro, si avvicina al giornalismo ad inizio 2010 sulle onde radio di Radio Blue Star, grazie alla quale ottiene l'iscrizione all'albo dei pubblicisti nel 2012. Fino al 2015 è corrispondente e reporter per la radio e svariate testate giornalistiche dell'Agro. Ritorna a scrivere nel 2017 sul sito tematico Granatissimi e, dal 2018, entra nella famiglia di SalernoSport24 come redattore per divenire, in seguito, caporedattore e responsabile alle interviste. Qualche citazione, tanta imparzialità ed un pizzico d'ironia per invogliare alla lettura, buon viaggio sul nostro giornale!
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