Verso Salernitana-Novara: il presidente avversario e il “derby” in famiglia contro i granata
Da Novarello, il villaggio del club azzurro, parte il progetto aziendale che sta alla base del successo della squadra piemontese e che porta la firma della famiglia De Salvo, imprenditori brianzoli nel ramo della sanità privata, proprietari del gruppo Policlinico di Monza (che fattura circa 200 milioni di euro e occupa tremila persone con le sue sette cliniche sparse soprattutto sul territorio piemontese). Non imprenditori locali, quindi, bensì lombardi, ma quanto mai abili nel percepire le potenzialità di un investimento in una città desiderosa di tornare a rivivere una primavera calcistica e un nuovo prestigio, anche pubblico. Perché oggi vincere nel calcio è un grande volano di notorietà, oltre che la testimonianza di un tessuto economico e sociale sano. La famiglia De Salvo, il patron Michelangelo e il figlio Massimo (vicepresidente esecutivo e amministratore delegato del Novara), ha rilevato la società nel 2006 e il 29 settembre 2007 veniva già inaugurato il centro di Novarello, una struttura di 100mila mq. dotata di palestra, piscina, zona atletica, sei campi da calcio (quattro con fondo sintetico e due in erba), una tribuna, gli spogliatoi, nonché una zona verde con laghetto, un ristorante e un albergo aperti al pubblico esterno; persino un’area didattica per convegni, convention aziendali, incontri con le scuole e seminari di formazione. Un centro all’avanguardia, già richiesto da altre società sportive come base per periodi di preparazione atletica e che ha ospitato la nazionale Under 21, la nazionale di sci alpino, quella di baseball oltre a quella di sci nautico. Ma parlando del “derby” in famiglia, il nome di riferimento è quello del giornalista Michele Criscitiello. Criscitiello non ha mai nascosto la sua passione per l’Avellino ma negli ultimi anni complice il matrimonio con Paola, la figlia del patron azzurro, si è letteralmente avvicinato alla squadra piemontese.