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La conferenza di Sabatini, le prime parole dopo il ritorno in granata

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Attessisime le prime dichiarazioni di Walter Sabatini dopo il ritorno alla Salernitana. Fissato alle 15 l’inizio della conferenza stampa del nuovo direttore generale dei granata.

Sabatini-bis, le parole del direttore generale

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” canta Antonello Venditti, una frase che coglie a pieno l’intenso rapporto che ha legato e legherà di nuovo Salerno e Walter Sabatini. L’insperato ritorno dell’ex dirigente della Roma è realta da qualche giorno, ora l’esperto Sabatini sarà chiamato a snocciolare numerosi dubbi legati all’attuale situazione dei granata. Mercato in entrata e in uscita, capitolo Iervolino e giocatori insoddisfatti, questi sono solamente alcuni dei tanti temi che il direttore generale granata potrebbe toccare questo pomeriggio.

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Iervolino apre la conferenza: «Volevo fare i complimenti ai ragazzi, hanno avuto il carattere giusto. Ringrazio anche De Sanctis, gli auguro le migliori cose e i migliori risultati. Oggi presento per la seconda volta il direttore Sabatini, la prima volta dissi di lui che era una leggenda del calcio, un uomo carismatico e di grandi visioni. Oggi lo presento come un monumento di Salerno al quale la squadra deve ispirarsi per una grande impresa. Lui ama Salerno, conosce l’energia e sono convinto che potrà decodificare le cose migliori per trasferirle alla squadra. Abbiamo ripreso un rapporto e superato le incomprensioni, instaurando un’amicizia autentica che ci porta qui oggi. Lui ha accettato senza indugio, è un leone e non si è fatto intimorire, la piazza lo ama come lui ama il popolo salernitano. Questo popolo se unito può fare cose incredibili, anch’io sono qui a sentirlo oggi dopo questo intervento. Un grande in bocca al lupo al direttore Sabatini».

Prosegue Walter Sabatini: «Grazie presidente, dopo queste parole sono costretto a fare le cose giuste. Questa è un’avventura fantastica, sono pronto a fare fatica per la Salernitana perché l’amore di questa città mi ha resrituito ad un certo tipo di vita. Scusatemi per il ritardo, dipeso dalle vacanze natalizie. La mia attenzione è talmente alta che mi serve ossigeno supplementare. Salerno per me è una casa, quando ho varcato i primi segnali che riguardavano questa città ho provato la sensazione di casa. Voglio fare cose semplici perché il calcio è una cosa semplice. Questa squadra non è scarsa, ha dei valori e chi l’ha costruita non ha fatto errori pacchiani, avrei preso anch’io giocatori che sono qui. De Sanctis e il presidente non hanno fatto errori gravi. Sono già in clima battaglia, mi piace andare dentro il problema: manca la coesione. Si tratta di una situazione difficile da creare ma ci riusciremo. Sono i calciatori i protagonisti di ciò che fanno e di ciò che non fanno, non basta giocar bene. O si gioca con euforia calcistica o con disperazione, pretenderò questo. Non ci saranno leggi marziali ma una richiesta di essere competitivi sempre. La disperazione fa fare cose inimmaginabili, calciatori scarsi disperati sono patetici, calciatori forti disperati sono calciatori importanti. La gente deve sapere qual è il nostro stato d’animo. Non voglio retrocedere, non devo retrocedere. Non vivo di illusioni ma di realtà, io mi voglio salvare, costi quel che costi. Se non succederà bisognerà riprogrammare negli anni ma sarebbe un fallimento personale, sarà una mia responsabilità».

«So di rappresentare ossigeno per questa squadra, i salernitani saranno con me in questa avventura. Le cose andranno fatte insieme. Il 7% lo stabilirono le liste specializzate, lo presi come nostro slogan per combattere. Oggi sarà il 5% ma non è poco».

«Dia è certamente un grande giocatore, non so chi lo chiederà ma ovviamente dovranno sapere che costa soldi. Iervolino non ha bisogno di un contabile ma da quando è entrato credo che la sua esposizione sia vicina ai 100 milioni ed è lecito cercare di rientrare negli investimenti. Dia se si muove si muove per una cifra che permette alla Salernitana di poterlo sostituire».

«Quello che si è visto ieri e a Bergamo sono i segnali di una squadra con buone possibilità, lo racconta il campo. Dobbiamo capire quali sono le variabili che frenano questa squadra. Quando si realizza un episodio e questo ri ripete è sempre ripetibile. La Salernitana spesso ha dato l’impressione di essere una squadra forte seppur fragile. Oggi dico ai calciatori è che io non ho mai perso una partita della Salernitana, parlerò con tutti uno per uno per capire perché non hanno l’orgoglio di imporsi. Devono volere da loro stessi qualcosa in più».

«Mazzocchi è importante per noi, per me è un orgoglio la richiesta del Napoli. Potrebbe partire ma c’è bisogno che De Laurentiis trovi un accordo con Iervolino. Ci vuole dignità nelle operazioni per trovare un’intesa serena ed equa».

«Il presidente non è stato drastico nelle richieste. Il calcio è fatto di occasioni, bisogna coglierle. Può darsi che le condizioni di sofferenza economica possono essere sanate da investimenti. Ci sono tante vie e tanti percorsi, non so i nostri calciatori a quale mercato possano accedere. Non sto ascoltando le richieste dei procuratori che si lamentano».

«Ho bisogno di vedere i calciatori in campo dopo comincerò ad avere un quadro più chiaro. I discorsi sono da fare in determinati momenti, non vedo l’ora di vedere un allenamento. Chiarirò a tutti la mia idea di calcio. Il calcio è vita non una cosa a parte, con loro parlerò di questo, di obiettivi e possibilità. I gruppi sono variegati da un punto di vista psicologico, sono certo di riuscire a decodificare tutti i sentimenti».

«Anche Inzaghi sarà valutato, intende il calcio in maniera esuberante e mi piace. Ci sono dei margini da colmare ma dovrò capire se la squadra può riuscirci e come, dopo si parlerà di integrazioni. Non voglio essere esplicito perché mi tolgo l’opportunità di capire. Improbabile acquistare prima di cedere».

«Bonazzoli è un calciatore forte che non sta mantenendo le promesse al Verona, lo considero come un figlio. Nella mia gestione a Salerno è stato fondamentale. Troveremo una soluzione per far rimanere Mikael in Brasile, mi ha generato una grande frustrazione. Lui era totalmente avulso all’essere calciatore tant’è che lo considero un pizzaiolo. Un calciatore forte che non lo era nella testa, non voglio torni neanche per un pomeriggio, abbiamo bisogno di calciatori dentro».

«Parlerò col presidente della possibilità di un ds. Verona è una gara essenziale, dobbiamo affrontarla da disperati per portare a casa un risultato che cambierà il corso del campionato».

«La prima volta trovai un presidente euforico, oggi Iervolino è un po’ più preoccupato, ha capito che il calcio è una materia nebulosa. Oggi è più scettico sul conto delle persone e questo è del tutto comprensibile. Non ho paura del conto negativo, se ottieni la salvezza il patrimonio calciatori si rivaluta. Speriamo che il vento soffi forte sulle mie spalle e sulle spalle di chi lavora con me».

«Ho accolto la chiamata con tanta euforia, l’episodio con Iervolino è stato sanato in fretta grazie ad una stima reciproca, mai più ci siamo tornati sopra. Il calcio sotterra le cose e le fa passare, ogni giorno c’è una situazione che viene divorata il giorno dopo».

«Inzaghi è molto combattivo, in panchina fa molto movimento e gli faccio i migliori auguri, Il 26 sarò qui e parlerò con lui, cercherò di capire i suoi mezzi. Sono abituato ad essere onesto, il fatto che lui non sia una mia scelta mi condiziona. Preferirei combattere con qualcuno che scelgo ma questa non sarà una condanna per lui. Ritornando a qualche stagione fa, Colantuono fece il punto della salvezza a Genova».

«Non dirò che la difesa mi preoccupa perché si difende con l’intera squadra. Il Bologna difende con tutti gli undici e nel tempo è diventata quasi imbattibile. Inzaghi non sarà esonerato e lavorerà poi vediamo come va a finire».

«Cambiare il DNA di una squadra è possibile. La Salernitana sembra una squadra che stalla, quando lo fa un aereo precipita. Certamente è fragile ma è capace di mettere avversari di spessore più alto in difficoltà, mi aspetto cose dai calciatori che non sono venuto a difendere perché non sono mie scelte. Dico quello che vedo: la Salernitana non è scarsa. Dia può giocare nell’Inter, nella Juventus, strano non me lo siano venuti a chiedere. Anche Legowski ha grande vitalità e combattività».

Chiude Maurizio Milan: «I prezzi sono stati comunicati a inizio stagione. Ieri era una gara di fascia alta ma siamo attenti a tutte le persone, abbiamo fatto tante iniziative nel corso del tempo. Si è parlato di sostenibilità economica e anche noi dobbiamo trovarla nei biglietti, spero di avere una situazione migliore per quanto riguarda lo stadio tra qualche anno».

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