La ZO Rugby, come sempre, porta avanti progetti di inclusione legati allo Sport. Questa è la volta di” Oltre la pena” progetto portato avanti insieme all’ICATT di Eboli.
Z O Popolare Salerno
La Zona Orientale Popolare Salerno, più conosciuta come ZO è la squadra di rugby salernitana che porta avanti l’idea di inclusione sociale attraverso lo Sport. Nello specifico, il Rugby, appunto. Squadre femminili e maschili. Ma non solo. Alla ZO può allenarsi chiunque abbia voglia, senza distinzione di razza, genere, religione, reddito, età. Partendo da questo principio, la società salernitana, da alcuni mesi, sta portando avanti un nuovo progetto sociale. Questa volta specifico, mirato al reinserimento di persone più deboli o sfortunate. Progetto che viene portato avanti in collaborazione con l’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze e/o Alcol dipendenze I.C.A.T.T di Eboli, il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria ed il patrocinio della Federazione Italiana Rugby.
Oltre la pena
Il progetto di inclusione sociale, chiamato “Oltre la pena” vuole sviluppare, attraverso il gioco del Rugby, un percorso riabilitativo e, al tempo stesso, di risocializzazione. Lo Sport, ed il gioco del Rugby in particolare, insegnano l’osservanza delle regole, la lealtà, la solidarietà ed il sostegno reciproco ai compagni, il rispetto dell’avversario e del risultato. Partendo da questi presupposti, attraverso il progetto “Oltre la pena”, due ragazzi, ospiti dell’ICATT, hanno potuto assistere alla partita di Coppa Italia femminile. Non solo. I due ragazzi hanno potuto assistere alla partita in compagnia delle proprie famiglie. Insomma, un passo importante, la concretizzazione di un progetto che, nel tempo, potrà dare grossi e soddisfacenti risultati. Infine, un progetto che la Zona Orientale Popolare Salerno, con tutti i volontari e le persone che a vario titolo sono nella sua orbita, dedica questo progetto ad un importante personaggio del Rugby salernitano che credeva nei valori fondamentali ed educativi del Rugby: Silvano Minelli